La tela è stata ispirata dalla storia dei materiali: i fili spinati.
Questi sono stati donati a Gian Luca Tassinari dall'amico Roberto, famoso per essere uno dei suoi più grandi ispiratori. Il filo spinato sul fondo nero era un filo arrugginito proveniente da un'antica recinzione di un vecchio castello nei dintorni di Bologna, mentre il filo spinato nuovo era quello correntemente usato per produrre reti metalliche.
Le materie prime regalate come muse ispiratrici, si trasformano nel quadro in simboli del percorso dell'esistenza in bilico tra bene e male, con il verde nel mezzo che come una bandiera tiene accese le speranze.